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LOTTA ALLA POPILLIA JAPONICA NEL PARCO DEL LANZA

Sono comparse nell'ultima settimana in diversi Comuni del Parco del Lanza, queste curiose strutture coniche. Si tratta di trappole chiamate "Trinet", costituite da tre elementi: un treppiede di sostegno, un elemento centrale che contiene e rilascia un feromone aggregante specifico per attirare gli esemplari adulti di Popillia japonica e una rete impregnata di insetticida (alfa-cipermetrina). Gli adulti entrati in contatto con la rete, assorbono una piccola quantità di insetticida e muoiono dopo pochi minuti.

Le trappole sono state posizionate dal Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia e sono autorizzate dal Ministero della salute con parere favorevole dei Ministeri dell’ambiente e dell’agricoltura. I Comuni del Parco coinvolti sono Malnate, Solbiate con Cagno, Valmorea, Rodero e Bizzarone.

 
La Popillia japonica è un coleottero della famiglia degli scarabeidi, originario del Giappone. Giunto in Italia nel 2014, è comparso per la prima volta lungo le sponde lombarde e piemontesi del Fiume Ticino, nell'omonimo Parco, e da lì è iniziata la diffusione nel territorio delle due Regioni.

Gli esemplari adulti di questo insetto hanno una tipica forma ovale e sono lunghi da 8 a 11 mm. Il corpo ha una colorazione verde brillante mentre le elitre sono di color bronzo o rame e ai lati ha degli elementi caratteristici che distinguono P. japonica dagli altri coleotteri: cinque macchie di peli bianchi su ogni lato dell'addome e un paio alla base.

Il ciclo vitale è molto semplice: in seguito all'accoppiamento, la femmina si infossa nel terreno deponendo da 1 a 3 uova. Dopo la schiusa e diversi stadi larvali, che possono durare anche fino all'anno successivo alla deposizione, e la trasformazione in "pupa", il nuovo adulto esce dal terreno a metà maggio e riprende il ciclo. La femmina, dopo la deposizione, esce dal terreno e riprende il processo riproduttivo, completandolo fino a 16 e più volte con la deposizione di 40-60 uova. In media, un adulto sopravvive per 30-45 giorni.
Sia nella fase larvale che in quella adulta, questi coleotteri causano danni alla vegetazione e sono più di 300 le specie vegetali tra cui piante da frutta, da giardino e numerosi tipi di piante coltivate, ad esserne bersaglio. Gli adulti si nutrono di foglie, fiori e frutti; le larve si alimentano delle radici delle specie erbacee causando gravi danni ai tappeti erbosi. Negli Stati Uniti, i danni da infestazioni da P. japonica ammontano a diverse centinaia di milioni di dollari.

Per maggiori informazioni sul contenimento di questa specie, puoi visitare il seguente link. I contatti di Regione Lombardia nel caso troviate trappole danneggiate sono i seguenti: tel. 02 67404689 o mail popillia@ersaf.lombardia.it e li trovate sulle schede informative che accompagnano ogni trappola.
COME CONTRASTARE O ELIMINARE LA POPILLIA
Nonostante la posa di diverse trappole ad opera del servizio fitosanitario regionale, la proliferazione di questo coleottero è marcata. Nel caso rileviate la presenza sulla vegetazione del vostro giardino di individui di Popillia, è possibile intervenire con due modalità, in base anche al grado di infestazione:
  • Cattura manuale: da eseguire in particolare nelle prime ore dopo l'alba, quando ancora i coleotteri non sono particolarmente attivi e reattivi. Individuati sulle foglie e "disturbati", hanno come reazione difensiva quella di lasciarsi cadere nella vegetazione sottostante. Ponendo un barattolo con acqua e sapone o candeggina al di sotto della foglia, è possibile eliminare i coleotteri che vi finiscono all'interno grazie all'effetto dei tensioattivi. In alternativa, è possibile catturarli direttamente con le mani ed eliminarli tramite schiacciamento.
  • Trattamenti insetticidi: da eseguire in caso di elevate infestazioni, possono essere usati diversi prodotti:
    • insetticidi a base di azadiractina, principio attivo dell'olio di Neem, insetticida naturale, ecologico e sostanzialmente atossico per l’uomo e per le api. Ha però solo un effetto repellente nei confronti di Popillia e non ne causa l'eliminazione.
    • insetticidi a base di piretroidi, anch'essi derivati da essenze naturali, determinano l'eliminazione della Popillia, ma non sono selettivi e portano alla morte anche di insetti utili come le api.
    • insetticidi a base di deltametrina acetampirid, determinano l'eliminazione della Popillia, ma non sono selettivi e portano alla morte anche di insetti utili come le api. Questi sono insetticidi sistemici, alcuni autorizzati anche su piante da frutto (acetampirid), che richiedono elevate cautele nell'impiego e nella manipolazione.
  • Cattura mediante trappole con attrattivi: se ne trovano liberamente in commercio diverse tipologie, tutte dotate di una o più pastiglie attrattive, essenze floreali o sessuali, che attirano maschi e femmine, intrappolandoli all'interno del sacchetto. È poi possibile immergere il sacchetto in acqua, eventualmente con aggiunta di candeggina, determinando così la morte degli insetti. A causa dell'elevata attrattività dei feromoni di cui le trappole sono dotate, è possibile che attirino un elevato numero di esemplari, ben più di quelli che la trappola può "ospitare". È quindi indispensabile un controllo continuo della trappola.