All'incrocio, si prosegue prendendo a sin verso Rovera, poco prima di raggiungere la zona Mottarello si svolta decisamente ancora sinistra in zona Meregaia (vasto pianoro un tempo coltivato a mais) per ridiscendere quindi in valle costeggiando una ripida scarpata. Giunti al Prà de la buta si prende a destra per tornare nuovamente dopo una breve salita in via Settembrini, poco a monte del punto di partenza. In zona Crusera, Pian e Mottarello il fondo diventa spesso umido e scivoloso per le varie risorgive presenti in zona.
Lungo il percorso si attraversano zone coltivate prevalentemente a prato con qualche campo a mais, i boschi sono di natura mista con prevalenza di querce, carpini, aceri e frassini, nonché di robinie, specialmente nelle zone un tempo coltivate e ora rinselvatichite. Nelle zone più umide nelle vicinanze del torrente prevalgono ontani e salici, con arbusti di fusaggine e sambuco mentre, nella zona più elevata verso il Mottarello di Concagno si estendono vasti castagneti con la presenza anche di diverse macchie a pino silvestre e qualche più rara betulla.